233/233
img80.jpg img79Miniatureimg79Miniatureimg79Miniatureimg79Miniatureimg79Miniature

Carlo Vittorio Testi - Maggio 1936

X Gran Premio di Tripoli 6-10 Maggio 1936 XIV

II Raduno Automobilistico del Nord Africa

Cartolina spedita il 7 maggio del 1936, da Tripoli per la Francia.

Carlo Vittorio Testi (Trento, 27 novembre 1902 – Bardolino, 23 dicembre 2005) è stato un pittore, scultore e grafico italiano, esponente del Futurismo.

Carlo Vittorio Testi nacque a Trento da genitori romagnoli, manifestò sin da ragazzo la sua viva inclinazione per gli studi artistici dovendo combattere con la mentalità pratica e quadrata del padre, piccolo proprietario di campagna, che pretese dal figlio un titolo di studio più concreto; così Testi scelse l'agrimensura, come la materia in grado di approfondire le sue cognizioni del disegno.
Ottenuto il diploma, scappò di casa per partecipare con D'Annunzio all'impresa fiumana. Ritornato da Fiume frequentò l'Accademia di Belle Arti a Bologna dove i suoi insegnanti furono gli architetti Collamarini e Pontoni, il pittore Augusto Majani e l'affreschista Achille Casanova, le cui lezioni suscitarono in lui il gusto per l’arte decorativa.
Dopo una lunga parentesi parigina dove, oltre alla sua attività pittorica, eseguì cartoni per arazzi per le manifatture di Beauvais, si trasferì a Roma dove iniziò la sua attività di grafico pubblicitario (vincendo nel 1932, ex aequo con Sironi, il concorso del Decennale della Rivoluzione), applicando con successo la tecnica aerografica.
Fu anche consulente grafico per vari editori e per le Scuole Italiane all'Estero. Fu questo un periodo particolarmente intenso della sua vita: eseguì in Emilia-Romagna restauri ed affreschi in varie chiese, lavori purtroppo perduti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale, ritornato in Romagna, attraversò peripezie di ogni genere, sopportando disagi e correndo pericoli d'ogni sorta, finché, terminate le ostilità, poté ritornare a Roma e riavere il suo "caro" studio.
In seguito collaborò all'allestimento di mostre culturali all'estero (Beli-alt, Cairo, Alessandria d'Egitto, Tunisi, Casablanca, ecc.) e progettò interni per le turbonavi Roma e Sidney della Flotta Lauro e Andrea Doria Navigazione.
In quest'ultima nave giacciono in fondo all'oceano dodici grandi cristalli incisi, raffiguranti i segni zodiacali.
Eseguì successivamente restauri ed affreschi nella Chiesetta dell'aeroporto di Furbara (Roma), nel Castello del Cavaliere (Roma), nel Castello di Santa Severa (Roma), nella Chiesa di Santa Maria Immacolata di Capalbio (Grosseto), nella Chiesa di Sant'Antonio Abate di Tuscania (Viterbo), nel Palazzo Lauro di Napoli. Sue opere di scultura, oli, tempere, acquarelli si trovano in musei e collezioni pubbliche e private, in Italia e all'estero.
Nel 1977 si trasferisce sul Lago di Garda, a Bardolino e qui rimane sino alla sua scomparsa avvenuta nel 2005.