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Corrado Visintainer Cles 1909 - Rovereto 2005

Sul retro: Corrado Visintainer - Balletto (acquerello)

Poeta, scrittore e pittore

Cortesia di Roberto Agostini

Dall'interessante e colmo di notizie sito "ARCOPOESIE"

Corrado Visintainer è nato a Cles nel 1909 e scomparso a Rovereto nel luglio 2005 – è stato farmacista, poeta, pittore, socio ordinario dell’Accademia degli Agiati. Nel 1978 ha pubblicato ‘La macia rossa”, opera che subito ha ottenuto un buon successo di critica e di pubblico. Nel 1985 la silloge è stata ristampata. Ironico e nel contempo delicato, spiritoso quanto introspettivo, Visintainer ha utilizzato la parola poetica dialettale per capire l’uomo e il suo tempo. I suoi, sono versi ricchi di pacate emozioni, di soffusa malinconia. Lo stile è sobrio ed essenziale. Il poeta noneso-roveretano ha utilizzato un originale impasto vernacolare per descrivere situazioni divertenti, per analizzare particolari comici, per raccontare storie esilaranti, altrimenti intraducibili. Sia nella prima come nella seconda raccolta troviamo una meditazione continuata sulla fragilità della condizione umana, ma anche il trascolorare del tempo, l’amore, la Natura, la vita del farmacista, la parodia della scienza medica e dei suoi progressi, la frenesia – assurda quanto inevitabile – della moderna società, gli strampalati personaggi che incontriamo ogni giorno trasformati in dolci caricature (senza biasimo, senza cattiveria). Le liriche contenute ne ‘El lament del pòr spezial” raccontano il peso dell’esistenza umana ma anche le piccole – grandi gioie che legano gli uomini e dànno senso al loro vivere. Quella di Corrado Visintainer è una saggezza antica che non giudica ma cerca solo di capire: senza struggimenti, senza mistificazioni. Per il poeta-farmacista la poesia aiuta a vivere, ci fa sorridere, ma, soprattutto, ci fa capire chi siamo e il mondo nel quale viviamo.


ROVERETO 4 maggio 2008

Gli acquerelli di Corrado Visintainer

ROVERETO.

Si è da poco chiusa la personale dedicata a Corrado Visintainer, scomparso alcuni anni fa, per ricordarne la personalità poetica ed artistica.
«In queste settimane - scrive Mario Cossali - è stato rinnovato a Rovereto l'incontro con la sua pittura, un delicatissimo viaggio sulle ali di un sapiente acquerello, che le corso di una intera e lunga vita ha contrassegnato sentimenti, pensieri, nostalgie e passioni di un uomo colto e riservato, capaci in ogni caso di sapide amicizie e amante di spregiudicati colloqui.
La sua pittura è musicalmente orientata, possiede un ritmo vivaldiano, che inanella una sorta di sempre rinnovata danza con le stagioni e con il loro riflesso sulle situazioni umane. Una ricerca insistente e coinvolgente non solo di temi profondi e vitali, legati al senso dell'esistere, ma anche alla ricerca consapevole e determinata di un nuovo linguaggio».

Da "Il Trentino"